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giovedì 19 luglio 2012

In Italia ogni giorno 35 imprese dichiarano default

In Italia i segni della pesante crisi economica diventano, ogni giorno che passa, sempre più tangibili.
Ne sono un chiaro esempio i dati dei primi sei mesi dell’anno in corso che inesorabilmente tracciano un identikit molto negativo delle imprese
nazionali: ben 35 imprese al giorno hanno dichiarato default, per un totale di 6.321 fallimenti in soli sei mesi, indice di una continua crescita di sofferenza dell’economia. Un dato preoccupante è indubbiamente quello relativo alle Regioni più colpite, tra le quali spicca la Lombardia, motore trainante sia per quanto riguarda le imprese, sia per quanto riguarda commercio e costruzioni in genere, due dei settori maggiormente colpiti non solo a livello regionale ma bensì nazionale. La Lombardia registra ben un quinto delle istanze fallimentari, con 1.384 imprese in default. Segue il Lazio con 715 istanze fallimentari, il Veneto con 505 istanze, la Campania con 491, il Piemonte con 480 casi, l’Emilia Romagna con 462 e la Toscana con 430 casi. Puglia e Sicilia contano invece più di 300 casi e oltre 200 sono stati registrati nelle Marche.

Dati angoscianti, che, se paragonati allo stesso periodo del 2009, fanno tremare: rispetto al 1° gennaio 2009 sono complessivamente 39.159 le imprese che sono finite in tribunale e il trend è in costante crescita. Le istanze di fallimento presentate nei primi 6 mesi del 2012 risultano in lieve calo, circa 6.399, rispetto allo stesso periodo del 2011, ma risultano, rispetto ai primi 6 mesi del 2009 - periodo pre-crisi - superiori del 30%, con ben 4.593 casi dichiarati.
Questi dati desolanti escono dall’analisi dei fallimenti italiani effettuata dal Cribis D&B, la società del gruppo Crif specializzata nella business information.
Marco Preti, Ad del gruppo cribis D&B, ha dichiarato in merito: “ Purtroppo non ci sono elementi che facciano pensare a un miglioramento del trend per il resto dell'anno: alle difficoltà commerciali si aggiunge il credit crunch. Anzi a volte la selettività del credito dà il colpo di grazia anche a quelle imprese che potrebbero superare le difficoltà di mercato”.
Il settore che maggiormente soffre è quello dell'edilizia, con oltre 1.345 casi fallimentari, estesi a tutti i suoi microsettori. La causa principale dei fallimenti in campo edile risulta essere l’allungamento dei tempi di pagamento ai fornitori. Segue il settore del commercio all'ingrosso con 461 fallimenti nel comparto dell'ingrosso dei beni durevoli e 411 casi nell'ingrosso dei non durevoli. Ai casi citati si aggiungono i 399 fallimenti nei servizi commerciali.
La maggior parte dei fallimenti riguarda le società di capitali con ben 4.839 casi nei primi 6 mesi, pari al 77% del totale. Seguono le società di persone con il 12% e le ditte individuali con l'11%.
Fonte: http://www.corriereinformazione.it/2012071720632/notizie-dalle-aziende/in-italia-ogni-giorno-35-imprese-dichiarano-default.html

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